Scopriamo le virtù del Cordyceps, un fungo che, insieme al Ganoderma Lucidum (Reishi), rappresenta uno dei funghi medicinali più importanti nella medicina tradizionale cinese.
Da oltre 2000 anni il Cordyceps viene utilizzato in Cina per prevenire e curare un’impressionante quantità di patologie, ma soprattutto viene anche usato come eccellente tonico per migliorare e preservare forza, vitalità ed energia sessuale, nonché come rimedio naturale per la longevità. Non a caso è anche conosciuto come il "fungo della giovinezza".
Il Cordyceps sinensis è un fungo tipico degli altopiani tibetani, dove è possibile trovarlo tra i 3000 e i 5000 metri di altitudine. Particolarmente raro, è un fungo apprezzato e addrittura venerato nei paesi d'origine grazie alla sue stupefacenti caratteristiche e proprietà.
I funghi che appartengono a questo genere sono Ascomiceti parassiti i quali, attraverso le loro spore, infettano le larve di particolari insetti.
Nel momento in cui il fungo parassita un insetto, diffonde il proprio micelio nel suo corpo fino ad arrivare a sostituire completamente il tessuto del substrato dell’ospite.
La specie più nota è il Cordyceps sinensis, seguita dal Cordyceps militaris che ha proprietà molto simili al sinensis.
Nelle sue zone d’origine viene spesso usato per trattare disfunzioni sessuali e infertilità, ed anche come tonico-rinvigorente per potenziare libido e prestazioni fisiche.
Cosa contiene il Cordyceps:
Sali minerali, quali calcio, sodio, potassio, ferro, zinco e magnesio
Vitamine: E, K, B1, B2 e B12
Tutti gli aminoacidi essenziali
Cordycepina: un nucleoside purinico che ha effetto antibiotico e vanta proprietà antitumorali
Ergosterolo ed ergosterolo palmitato, un precursore della vitamina D2 presente nei funghi e lieviti
Acido cordycepico, uno zucchero che, tra le altre funzioni, facilita l’ingresso di sostanze chimiche bioattive a livello cerebrale
Polisaccaridi come ciclofurani, β-glucani, b-mannani
Ecco le proprietà, e di conseguenza i benefici, che sono stati evidenziati fino ad oggi:
aumenta le difese immunitarie
antimicrobico ed antivirale
protegge il sistema cardiovascolare
riduce il colesterolo totale ed aumenta il colesterolo HDL
anti-ipertensivo
protettivo nei confronti di determinati organi, quali fegato, reni e polmoni
riequilibra la glicemia abbassando i livelli di glucosio nel sangue
antiossidante
anti-aging
migliora energia, resistenza e vitalità
aumenta la potenza sessuale e la fertilità
antidepressivo
antitumorale ed è di supporto alle terapie oncologiche
modula il ciclo sonno-veglia
blando sedativo a livello del sistema nervoso centrale
Nella medicina tradizionale cinese è da sempre molto apprezzato e da parecchi secoli viene utilizzato per la cura di molte malattie quali affezioni respiratorie, disturbi del fegato, patologie renali e problematiche cardiovascolari.
Viene inoltre anche usato nei casi di scarsa energia e ridotto vigore dell’apparato sessuale sia maschile che femminile.
In generale viene tradizionalmente utilizzato in Cina e in gran parte dell’Asia, come:
adattogeno
stimolante delle difese immunitarie
supporto per lo sport
supporto per chi svolge attività faticose o stressanti
sostegno per migliorare la funzionalità sessuale
sostegno per chi fa attività in alta quota come alpinismo
Tra le varie cose, numerosi studi e ricerche confermano che questo fungo è in grado di migliorare l’assimilazione dell’ossigeno, con conseguenti livelli di resistenza più elevati.
Effetti sul Sistema Immunitario
Diversi studi scientifici hanno dimostrato, sia in vitro sia in vivo, le proprietà immunomodulanti del C. Sinensis. Il fungo infatti è in grado, di aumentare il numero dei globuli bianchi, ovvero delle cellule che costituiscono la prima linea di difesa del nostro corpo e che ci proteggono dagli attacchi di agenti esterni come batteri e virus, ma anche da sostanze tossiche o cellule tumorali che possono formarsi a seguito di mutazioni nel DNA.
Secondo uno studio pubblicato sul Chinese Journal of Integrated Traditional Western Medicine, sembra che l’alto contenuto di polisaccaridi, ed in particolare di β-glucani, non agisca direttamente sull’agente responsabile della malattia ma sulle cellule del nostro sistema immunitario, aumentandone il numero e potenziando la loro attività per una risposta più rapida ed efficace che porta alla distruzione del patogeno o delle cellule malate.
Le ricerche hanno riscontrato un aumento significativo del numero di macrofagi e cellule Natural Killer (particolari tipi di cellule immunitarie) sia in individui sani, sia in individui malati, affetti da leucemia e quindi con un sistema immunitario compromesso. In tal modo, grazie alle difese immunitarie attivate, l’intensità dei sintomi sarà più lieve ed, eventualmente, la guarigione sarà più rapida. Questo effetto è stato osservato anche in altri pazienti immunodepressi, come quelli che hanno subito trapianti, chemioterapie o affetti da patologie autoimmuni o virali croniche.
Il C. Sinensis, in virtù della sua capacità immunomodulante, possiede anche effetti antinfiammatori. L’infiammazione, come è noto, è alla base di molti processi patologici come traumi, infezioni e cancro. Si è visto che il fungo è in grado di sopprimere la produzione di COX-2 (Ciclossigenasi di tipo 2), NFkB (Fattore nucleare k di attivazione delle cellule B) e TNFα (fattore di necrosi tumorale α), ovvero proteine che vengono prodotte nelle fasi acute del processo infiammatorio.
Antimicrobico e antivirale naturale
Grazie ai numerosi principi attivi presenti nel fungo, la ricerca si è concentrata nell’identificazione di quelle sostanze che hanno attività di antibiotico naturale. E’ stato infatti dimostrato che, assieme ai polisaccaridi, la cordycepina agisce efficacemente contro tutti i ceppi batterici che hanno sviluppato, o stanno sviluppando ultimamente, resistenza agli antibiotici tradizionali (ad esempio penicillina, anch’essa derivata da un fungo).
Il C. Sinesis è in grado di inibire la crescita di batteri Gram positivi e Gram negativi mentre mostra una scarsa attività contro le infezioni da funghi e lieviti. In numerosi trials clinici condotti in Cina e Giappone, l’assunzione di Cordyceps si è rivelata particolarmente efficace nel trattamento della tubercolosi e della lebbra. Ulteriori esperimenti hanno dimostrato attività antibatterica in particolare contro lo Staphylococcus Aureus (infezioni a carico di pelle, apparati scheletrico, urinario, respiratorio e sistema nervoso centrale) e l’Escherichia Coli (patologie intestinali, genitourinarie, meningite, peritonite, polmonite, setticemia).
Per quanto riguarda l’attività antivirale, diversi studi hanno osservato che la Cordycepina è in grado di inibire la replicazione del genoma di alcuni virus come quello dell’influenza, di Epstein-Barr (responsabile della mononucleosi infettiva o “malattia del bacio”), e persino di HIV-1, il virus responsabile dell’AIDS, stabilizzando la malattia. La Cordycepina è attiva anche contro virus che infettano piante, raccolti e bestiame.
Protezione Polmonare
Il C. Sinensis svolge un’importante azione rilassante sui bronchi, inducendo una maggior secrezione di adrenalina da parte delle ghiandole surrenali. In Tibet ed in Nepal la popolazione utilizzava il Cordyceps per affrontare l’affaticamento conseguente al lavoro che svolgevano ad elevate altitudini perché aumentava la loro capacità di ossigenazione. E’ stato dimostrato che l’estratto di Cordyceps inibisce le contrazioni tracheali in quanto aumento il flusso di aria nei polmoni, di particolare importanza per i malati di asma. E’ inoltre un antitussivo, espettorante con azione antiasmatica ed è in grado di prevenire l’enfisema polmonare. Molti studi hanno inoltre illustrato l’uso del Cordyceps nel trattamento di diverse patologie respiratorie come la malattia polmonare ostruttiva e la bronchite cronica
Proprietà cardioprotettiva
Studi condotti sia su animali da laboratorio sia sull’uomo hanno dimostrato che il Cordyceps è in grado di rafforzare il muscolo cardiaco, migliorandone la funzionalità. Aumenta infatti la tolleranza in caso di ipossia cardiaca in quanto riduce il consumo di ossigeno da parte delle cellule del miocardio. Grazie a questa sua proprietà, il fungo è stato approvato nel trattamento delle aritmie e nel recupero dall’ictus, in Cina. L’introduzione del Cordyceps nella dieta, ha inoltre apportato un miglioramento della qualità della vita in pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica.
Antiossidante, anti-age e antidepressivo
In alcune zone dell’Asia e della Cina, il Cordyceps viene tradizionalmente impiegato nella popolazione anziana per migliorare i sintomi di debolezza, lentezza dei movimenti e affaticamento associati all’invecchiamento. Sono stati condotti pochi studi clinici, tuttavia si è visto che i principi attivi contenuti nel fungo sono in grado di ridurre lo stress ossidativo causato da un eccesso di radicali liberi attraverso l’aumento nel siero, nel fegato e nei muscoli dei livelli degli enzimi SOD (superossido dismutasi) e catalasi, che trasformano i radicali liberi in composti innocui come acqua ed ossigeno.
Aumenta la resistenza e migliora la performance atletica
Cordyceps è noto per la sua abilità di aumentare la resistenza fisica e viene usato dagli sportivi. Alcune ricerche hanno evidenziato che, anche in persone sedentarie o che praticano una moderata attività fisica, il Cordyceps, grazie alla cordycepina, adenosina, acido cordicepico, d-mannitolo, polisaccaridi e vitamine, aumenta la bioenergia cellulare, ovvero la sintesi di ATP (adenosina trifosfato, molecola indispensabile nel metabolismo); di conseguenza l’organismo utilizza in modo più efficace l’ossigeno, ha un più rapido recupero dell’energia e un minor affaticamento.
Cordyceps: dosaggio e quando assumerlo
Può essere assunto sotto forma di polvere, compresse ed estratti. Il dottor Ivo Bianchi, uno dei maggiori esperti di micoterapia in Europa, nel libro “Guarire con i funghi medicinali” consiglia i seguenti dosaggi:
in soggetti sani: da 300-500 mg (1 capsula) a colazione e pranzo aumentando gradualmente (in base al miglioramento delle forze e alla tollerabilità del soggetto) fino ad un massimo di 2 capsule da assumere sempre nei medesimi momenti della giornata.
in caso di malattie virali e degenerative: 2 capsule per 3 volte al giorno, per cicli di 6 settimane ogni 2 mesi
per gli anziani debilitati 3 capsule al giorno, da assumere mattina e primo pomeriggio (il dosaggio indicato va raggiunto in maniera graduale)
per chi svolge attività fisiche intense e partecipa a competizioni atletiche: 3 capsule al giorno nelle 2 settimane antecedenti la gara e poi, 1 capsula a colazione come mantenimento
In sintesi, gli integratori disponibili sul mercato forniscono in genere tra i 500 e i 1000mg di estratto di Cordyceps a porzione.
Gli studi scientifici hanno identificato che l’assunzione giornaliera di Cordyceps per avere effetti benefici sulla salute è compresa nell’intervallo 1000-3000mg; tale dosaggio va inoltre adattato anche al tipo di attività del soggetto, all’età, al sesso e alle esigenze e per gli sportivi si può arrivare anche a 6000-9000mg. Il dosaggio può essere assunto in una sola volta o prima dei pasti e, per facilitare l’assorbimento dei principi attivi del Cordyceps.
Il consumo di Cordyceps è considerato sicuro per l’uomo e non sono stati documentati danni rilevanti sulla salute dovuti al suo consumo. In una piccolissima porzione di utilizzatori sono stati riportati temporanei e risolvibili disturbi di natura gastrointestinale o raramente, la sensazione di secchezza della cavità orale. Essendo in ogni caso un fungo, possono verificarsi episodi di allergia nei confronti di alcuni principi attivi, in soggetti sensibili. A scopo precauzionale, come per la maggior parte di sostanze naturali con proprietà medicinali, si sconsiglia l’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento ed in ogni caso è sempre opportuno il consulto con il proprio medico.
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